Bari Costa Sud – Competition


Il masterplan

Il progetto propone una revisione significativa delle previsioni di PRG, con una drastica riduzione degli indici edificatori e del consumo di suolo, riducendo a zero il volume edificabile nella maglia 21, trasformata in “Parco Agricolo”, con trasferimento dei diritti edificatori nella zona già urbanizzata.

Liberato dall’effetto barriera invalicabile del binario ferroviario, il trasporto pubblico locale (TPL) diviene una green infrastructure, arricchita di spazi pubblici e servizi, che distribuisce i flussi lungo la costa. Lo schema direttore assume la forma di un pettine verde, costituito dal parco lineare e dalle direttrici trasversali che favoriscono la permeabilità verso il mare.

Il programma prevede anche strategie di infilling della maglia 22 e del quartiere Japigia con l’inserimento di volumi di servizio e riqualificazione dello spazio pubblico, per favorire la fruizione pedonale. la valorizzazione e tutela della fascia costiera, limitando gli interventi al recupero delle volumetrie esistenti, favorendo nuovi usi pubblici, senza introduzione di nuove case.

Il sistema del verde è pervasivo e costituisce la struttura portante degli interventi, sia in termini ecologico-ambientali che morfologico spaziali della forma urbana, con interventi diffusi, che vanno dalla valorizzazione delle fasce di rispetto dei canali Valenzano e San Giorgio (rese fruibili da una mobilità lenta ciclo-pedonale); ai parchi urbani lungo la costa (come Torre Carnosa, “punta verde” protesa verso il mare, con edifici di interesse collettivo); ai tagli verdi trasversali, che strutturano il disegno urbano; ai giardini di Japigia; alle aree di interventi ecologici NBS (Nature Based Solutions).


Credits:

Ente Banditore: Comune di Bari
Anno: 2018
Progetto 7° classificato.
Gruppo di Progettazione: arch. Matteo Clemente (mtstudio srl); Stefano Adriani (SAB s.r.l.); Taruscio Ludovico (SAB s.r.l.). Consulenti: Leone Antonio; Lopez Nicola; Salvati Luca. Collaboratori: Simone Vigliotti; Davide Iannuzzi; Martina Casagrande.