Seminario sull'Universal Design
SEMINARIO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE: UNIVERSAL DESIGN - Focus sul Principio 4: Percettibilità delle informazioni
24 Febbraio 2016
Dalle ore 15,00 alle ore 19,00
Presso la sede dell’Ordine, Via Gradisca – Varese
Obiettivi del Seminario:
Progettare l’accessibilità vuol dire considerare non solo gli aspetti estetici e formali, ma porre al centro dell’attenzione l’essere umano e le sue peculiarità ed esigenze: il suo essere uomo o donna che evolve da bambino ad anziano e che nel corso della vita può andare incontro a cambiamenti temporanei o permanenti e presentare caratteristiche differenti da quella “normalità” definita arbitrariamente da convenzioni che si dimostrano spesso inadeguate.
Questo approccio è conosciuto come “Universal Design”, ossia la progettazione di spazi, ambienti ed oggetti utilizzabili da un ampio numero di persone a prescindere dalla loro età e capacità psicofisica.
Il Principio 4 dell'Universal Design riguarda la percepibilità, la modalità con cui il progetto comunica le necessarie ed effettive informazioni all’utilizzatore, in modo indifferente rispetto alle condizioni dell’ambiente o alle capacità sensoriali dell’utilizzatore.
Tra le informazioni sensoriali 2 sono tra loro complementari: la vista ed il tatto.
Le situazioni in cui vengono enfatizzate la percepibilità tramite la vista o il tatto sono collegate alle disabilità sensoriali, che riguardano direttamente i non udenti ed i non vedenti: i primi hanno bisogno che gli ambienti comunichino visivamente e facilmente quanto in essi è contenuto; gli altri hanno la necessità che gli oggetti e gli spazi possano essere esplorati con l'uso del senso tattile, nelle sue forme di senso tattile plantare (uso dei piedi) ed esplorazione aptica (uso attivo delle mani).
Obiettivi del Seminario sono:
- Riferimenti normativi;
- Quadro esigenziale;
- I 7 Principi dell'Universal Design;
- Focus sul Principio 4: Percettibilità delle informazioni;
- Spazi con requisiti per i non udenti;
- Spazi con requisiti per i non vedenti;
- Soluzioni per la disabilità visiva di tipo architettonico (attraverso la stimolazione di tutti i sensi);
- Soluzioni di tipo guidato (attraverso l’uso di “guide naturali” e “guide artificiali”, supportate da una segnaletica di tipo tattile).
Docenti:
Arch. Tommaso Empler - Ricercatore presso il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura - Sapienza Università di Roma, membro "Osservatorio Accessibilità" Ordine Architetti di Roma
Argomento: Principi dell'Universal Design, Focus sul Principio 4: Percettibilità delle informazioni
Ing. Giancarlo De Grazia - membro "Commissione Ingegneria Sociale" dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, membro del Gruppo di Lavoro per la normativa sulle pavimentazioni tattili, istituito nel presso la sede centrale dell’UNI.
Argomento: Soluzioni per la disabilità visiva di tipo architettonico, soluzioni di tipo guidato (attraverso l’uso di “guide naturali” e “guide artificiali”, supportate da una segnaletica di tipo tattile).
Arch. Elena Brusa Pasqué - membro di commissioni di lavoro in tema di abbattimento di Barriere Architettoniche a livello provinciale e nazionale. Coordinatrice di mostre convegni, corsi ed eventi sul tema dell’Universal Design dal 1989. Collabora con Tommaso Empler dal 1995.
Argomento: Introduzione al tema delle diverse abilità in particolare quelle sensoriali nella scelta dei materiali di costruzione e degli impianti in base alle loro capacità di comunicazione.
Il seminario rilascerà n. 4 crediti formativi validi per il triennio 2014/2016
Costo: € 30,00 (+IVA)
Via Gradisca 4, 21100 Varese – tel. 0332 812601 / fax 0332 265153
C.F. 80015700125 – P.IVA 02392630121 - segreteria@ordinearchitettivarese.eu – www.ordinearchitettivarese.it
Casa di Mara
Rigenerazione urbana e case famiglia per disabili
Casa di Mara è un esempio di rigenerazione urbana di un piccolo edificio su 2 piani degli anni ’40, situato nella periferia su-est della città di Roma, tra la via Casilina e viale Palmiro Togliatti. Tutto il quartiere ha avuto un boom di crescita/spontanea intorno agli anni ’50, nel periodo in cui la città si espandeva in questa direzione.
L’edificio, privo di ogni valore architettonico, trascurato nel tempo e senza un’efficace manutenzione, era diventato uno degli elementi più squalificati del quartiere.
Il riuso per fini sociali con la realizzazione di 2 case famiglia per disabili adulti, insieme al modello di finanziamento dal basso utilizzato, lo ha trasformato in un importante “punto di riferimento” per il territorio in cui è collocato ed un esempio da replicare in altri parti della città ed in altri contesti urbani.
Un edificio da consolidare e restaurare
L’edificio, completamente autoprodotto negli anni ’40, con l’uso di tecnologie tradizionali e povere e l’impiego di materiali locali (struttura in muratura realizzata con scheggioni di tufo, solai in laterizio ed acciaio, tessuti secondo il lato più lungo con IPE 100 – e spesso giuntate nella mezzeria) presentava problemi di stabilità degli stessi solai. Per tale motivo è stato completamente “svuotato” con il rifacimento dei piani orizzontali e la realizzazione di una piattaforma elevatrice esterna per consentirne una piena accessibilità.
Rigenerazione e case famiglia
L’edificio viene recuperato con l’obiettivo di realizzare 2 case famiglia per 5 ospiti + 1 operatore ciascuna. L’organizzazione interna e il dimensionamento degli spazi rispettano i requisiti di accessibilità ed articolazione delle strutture contenuti nella Delib.G.R. Lazio 23 dicembre 2004, n. 1305 integrativi rispetto a quelli contenuti nella Legge della Regione Lazio,12 dicembre 2003, n. 41 “Norme in materia di autorizzazione all’apertura ed al funzionamento di strutture che prestano servizi socio-assistenziali”.
Articolazione del tema sociale
L’aspetto sicuramente più interessante dell’intero intervento di rigenerazione urbana è un meccanismo in cui il tema del sociale si articola in 3 punti:
– realizzazione di 2 case famiglia per rigenerare e riqualificare un edificio che nel quartiere risulta come uno dei più degradati, trasformandolo in un importante “segnalatore urbano” anche per le funzioni sociali in esso contenute; il particolare studio dell’illuminazione esterna, lo rende un volume che “emerge” rispetto al contesto, mantenendo, allo stesso tempo, alti gli standard sul controllo e la sicurezza degli ospiti (in particolare per coloro che hanno disabilità psichica).
– finanziamento dal basso per la realizzazione della struttura, mediante la formula del “prestito sociale” dei soci sostenitori delle cooperative partner che hanno consentito la realizzazione dell’intervento;
– attenzione ai fenomeni sociali con maggiore diffusione locale, come quello dello “street art/graffiti/murales”, trasformando le anonime facciate e pavimentazioni esterne dell’edificio in una tela su cui reinterpretare i dipinti ed i sogni degli ospiti disabili di una analoga struttura presente sul territorio.
Giardino sensoriale del Tufano
Venerdì 21 novembre 2014 a Tufano è stato inaugurato il “Giardino sensoriale”, un’area verde attrezzata per i più piccini; giornata ideale per osannare la natura, in quanto oggi si festeggia anche la Festa dell’Albero. Monica Testani promotrice di questo progetto, realizzato in collaborazione con l’architetto Tommaso Empler (mtstudio) e le mamme degli alunni che frequentano l’istituto 2° comprensivo di Tufano, ha spiegato che il giardino sensoriale è stato ideato per sviluppare i cinque sensi dei bambini. Tutto ciò è stato possibile grazie alla vittoria nel concorso ” Progetto di quartiere” della Brico e con la fantasia e buona volontà dei genitori. Alla cerimonia di inaugurazione presenti il sindaco Fausto Bassetta, molto entusiasta di questa iniziativa, e il consigliere comunale Elvio Protani Giovannelli, i quali a fine evento hanno piantato nel giardino della scuola due ulivi.
Hanno contribuito alla realizzazione del progetto le seguenti aziende::
Manutenzione del verde, opere in ferro e gestione del progetto: Iron2000 S.r.l.
Progetto del giardino e realizzazione dei pannelli tattili e visivi: mtstudio srl ed Archimedes181 S.r.l.
Struttura in legno per zona dei rumori: Cisa Legno Area Centro Sud S.r.l.
Percorsi tattili LVE: D'Ascenzi Pavimenti - Universal Design
Sistemazione esterna in terra stabilizzata: Alice S.r.l.
Realizzazione degli scavi: Gruppo Magliocchetti S.r.l.
Materiali e finiture: Brico, MT Colori & Colori S.r.l., Marocca Costruzioni S.r.l.
Video dell'inaugurazione
Pannelli dell'Area della vista con illusioni ottiche geometriche
Foto dell'inaugurazione
Vincitori del Premio Simonetta Bastelli
La giuria composta da Novella Cappelletti, direttore di Paysage, Maurizio Corrado, direttore di Nemeton, Raffaele Milani dell’Università degli Studi di Bologna, Silvia Giani dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Terni, Giuseppe Strappa della Sapienza Università di Roma, ha scelto all’unanimità, per le diverse sezioni, i progetti vincitori ed i progetti segnalati di seguito riportati.
SEZIONE 1_ PROFESSIONISTI
Progetto vincitore:
- Empler Tommaso, Clemente Matteo, “Giardino sensoriale al Parco delle Rupicole”, Roma.
Progetti segnalati:
- Allegra Tommaso, “Piazza Don Gustavo Cece”, Roma
- Maciocco Giovanni Ignazio, Filigheddu Camarda Rossella, Pintore Giorgio, Sechi Nicola, Valentino Michele, “Orto Botanico Università di Sassari”
- Moraitis Kostas, Vozani Adrian, Xenon Vana, “Landscape intervention in the abandonated Quarry of Efesis”
- Ortolani Roberto, Calcagnoli Marco, “Nuovo Orto Botanico, Torvergata Roma”.
- Pino Donatella , Celestini Gianni, Genovese Emanuela, “Riqualificazione della via Emilia, Cesena”
- Scarale G. Alessio, “Parco Urbano piastra verde a Foggia”
Un riconoscimento particolare è stato dato al “Progetto di sistemazione del verde, Stabilimenti Strega Alberti” di Benevento, per la particolare attenzione posta al rapporto architettura-natura.
http://simonettabastelli.wordpress.com/
Premio “La Città per il Verde” edizione 2013
la Giuria della 14° edizione del Premio “La Città per il Verde”, riunitasi il 3 luglio 2013 presso la sede de Il Verde Editoriale, ha conferito all’unanimità:
il Premio “La Città per il Verde” edizione 2013
per la 4ª categoria (comuni oltre i 50.000 abitanti)
al COMUNE DI ROMA
Il progetto vincitore è: "Giardino Sensoriale a Parco delle Rupicole", ultimato nel giugno 2012 e realizzato dal Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute con fondi del Programma Roma Capitale.
Aquatecture
La Casa dell’Architettura è lieta di invitarla Martedì 28 Maggio alle ore 17.30 alla presentazione del volume
AQUATECTURE
a cura di Cintya Concari e Roberto Marcatti
H2O nuovi scenari per la sopravvivenza – Ass. No Profit
RELATORI
- Alfonso Giancotti Presidente Casa dell’Architettura
- Andrea Mazzoli Presidente Acquario Romano srl
- Gigi De Luca Direttore Istituto Culture Mediterranee della Provincia di Lecce
- Matteo Clemente Docente Universitario partecipante al Progetto AQUATECTURE
- Cintya Concari Presidente Associazione No Profit H2O
- Roberto Marcatti Curatore del Progetto Globale H2O
Aquatecture è un progetto sociale dedicato ad un bene comune: l’erogazione dell’acqua, che l’Associazione No Profit ha studiato e continua a promuovere in situazioni diverse, mettendo in atto, tramite seminari e comunicazioni mirate, una coscienza, una sensibilizzazione, ed un etica nei confronti della risorsa più importante del Pianeta.
È un continuo studio che Cintya Concari, Presidente della Associazione H2O, e il Prof. Arch. Roberto Marcatti portano avanti in tutte le sue sfaccettature. In questa presentazione a Roma, si mira a far conoscere i reali dati del consumo di acqua, non solo quelli effettivi e riscontrabili quotidianamente, ma anche quelli relativi alla Virtual Water che pochi conoscono ma che sono allarmanti e sbalorditivi. Il progetto globale H2O vuole stimolare e avvalorare lo sforzo collettivo di tutela e salvaguardia della risorsa acqua, essenza per la vita, attraverso la cultura del progetto.
Per visionare i consumi in tempo reale consigliamo: www.wordlometers.info / www.italiaora.org /www.h2omilano.org
Convegno tecnico “UNIVERSAL DESIGN: un modo di fare città, un modo di fare cultura”
Ladispoli 8 maggio 2013
ore 15:00 - 19:30
Convegno tecnico “UNIVERSAL DESIGN: un modo di fare città, un modo di fare cultura”
Dedicato ai tecnici locali e delle amministrazioni, in cui si affronteranno i temi specifici della normativa di settore e dell’Universal Design con relatori dell’ Associazione Disabili Visivi e docenti universitari del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura, Università “La Sapienza” Facoltà di Architettura, esperti di Universal Design.
Verranno poi affrontati, dagli architetti locali che hanno realizzato progettazioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche temi inerenti i “percorsi dedicati come elementi di ricucitura di un tessuto urbano” nel centro civico e nel centro storico di Ladispoli, così come verrà illustrato il "sistema compatibile di fruizione e salvaguardia: da Torre Flavia alla Villa Romana di pompeo”.
Presentazione del libro: Comporre e scomporre l'architettura
i lunedì dell'architettura©
lunedì 13 Maggio 2013 - ore 20.00
ACER - via di Villa Patrizi 11, Roma
Presentazione del libro:
Comporre e scomporre l'architettura. Dall'analisi grafica al disegno di progetto.
intervengono: Maria Claudia Clemente, Roberto de Rubertis, Achille M. Ippolito, Massimo Locci, Franco Purini.
Giardino Sensoriale al Parco delle Rupicole
Parco delle Rupicole è un'area verde collocata nell’area est di Roma, a ridosso del Grande Raccordo Anulare. Il quartiere presenta una delle più alte percentuali di residenti con disabilità motoria, sensoriale o psichica.
La decisione di localizzare il “giardino sensoriale” in tale posizione è frutto della considerazione che sul confine, con accesso diretto al giardino, è ubicata una comunità alloggio per persone disabili.
L’obiettivo è quello di realizzare uno spazio per tutti i residenti del quartiere, in cui possono essere svolte anche attività ludiche, di socializzazione, di inserimento lavorativo e di riabilitazione, quali:
-
corsi di formazione di giardinaggio per persone con diverse forme di disabilità;
-
laboratori nelle aree verdi per bambini, ragazzi ed adulti disabili;
-
praticare l'ortoterapia e l'aromaterapia;
-
inserimento lavorativo nella gestione e sistemazione del giardino da parte degli ospiti della comunità alloggio;
-
integrazione tra gli ospiti della comunità alloggio, i residenti del quartiere (bambini, adulti ed anziani) e le istituzioni presenti sul territorio.
Il “giardino sensoriale” occupa una porzione di circa 4.000 mq di Parco delle Rupicole, ed è planimetricamente articolato nel seguente modo:
- 4 aree principali che richiamano situazioni ed organizzazioni di giardino tra loro diverse: il giardino italiano rinascimentale, il giardino arabo, il giardino giapponese e il giardino di bambù; la scelta è dettata dalla volontà di concentrare in un unico punto tipi di giardino molto diversi tra loro per area geografica, culturale e modalità di coltivazione, in modo che bambini, anziani e disabili possono vedere e vivere esperienze di giardinaggio diverse.
- 3 sistemazioni sensoriali: il giardino del gusto – con coltivazione di ortaggi e verdure, l'area è predisposta per l'ortoterapia, attività che consente uno stato di rilassamento psicologico attraverso la stimolazione dei sensi del tatto, dell’olfatto e della vista; il giardino dell’olfatto – che prevede una sistemazione con piante ed essenze con un profumo particolarmente persistente, l'area è predisposta per l'aromaterapia, attività simile alla precedente con la coltivazione di piante profumate; la meridiana dei pomarium – una fascia destinata alla coltivazione dei “pomarius malus”, a ridosso della comunità alloggio, con mele, melograni, pere, che sono man mano piantumati da parte delle persone disabili che seguono un percorso riabilitativo;
- un percorso ludico/ricreativo tattile, pensato non solo per i disabili visivi, con indicazioni sulla flora e fauna della campagna romana.
Il “giardino sensoriale” presenta una forma geometrica allungata e regolare, con percorsi principali e secondari tra loro ortogonali. Le aree in cui è diviso il giardino hanno una geometria regolare e sono prevalentemente comprese tra i due percorsi principali di distribuzione secondo l'asse est-ovest. Il principale percorso di collegamento nord-sud collega gli ingressi dei condomini che si affacciano sul giardino e l'ingresso della comunità alloggio per disabili. L'esigenza di una forma regolare è dettata da una migliore comprensione dello spazio e della sua articolazione da parte di tutti coloro che possono vivere una condizione di disagio psico-cognitivo, permanente o temporaneo, oltre agli ospiti della comunità alloggio, o da coloro che hanno una limitazione sensoriale.
I percorsi principali sono realizzati con una miscela stabilizzata in graniglia di travertino (materiale locale) per consentire di avere un fondo compatto ed autodrenante. I percorsi secondari, di collegamento tra le varie aree, sono realizzati con lastre di travertino o in ghiaino di fiume lavato miscelato a cemento.
È anche presente un particolare percorso sensoriale, che, grazie all’ausilio di un corrimano e a delle pavimentazioni tattili per non vedenti, consente una fruizione agevole ai disabili visivi.
Le aree per la sosta, posizionate lungo i percorsi, rivestono una grande importanza per gli anziani, oltre che per i disabili motori e sensoriali. La funzione è quella di consentire il riposo, la riflessione e la socializzazione tra le persone, presentando la caratteristica di essere confortevoli e prevedere una serie di attrezzate costituite da oggetti di pratico utilizzo, quali cestini portarifiuti, una fontanella per bere, pannelli informativi, panchine, ecc.
Le aree di sosta sono protette con delle pensiline e da alberi che portano ombra e prevedono uno spazio per la sedia a ruote o per un passeggino accanto alle panchine; quest’ultime sono dotate di braccioli, per consentire alle persone anziane di sollevarsi più facilmente. Le pavimentazioni delle aree di sosta, per essere più facilmente percepite anche dai disabili visivi, sono realizzate con una pavimentazione diversa dai percorsi su cui si affacciano.
Il percorso ludico/ricreativo, prevede dei pannelli tattili anche per disabili visivi (non vedenti e ipovedenti) e si presenta come un sentiero natura di tipo sensoriale che presenta alcuni aspetti naturalistici del nuovo “giardino sensoriale”. Il percorso si snoda all’interno del giardino e, grazie ad un sistema di corrimano in legno, posti ad una altezza di 90 cm, e speciali mattonelle tattili (presenti laddove, per esigenze di passaggio, il corrimano stesso si deve interrompere), è fruibile in totale autonomia.
Nel complesso il sentiero è caratterizzato da 4 punti di sosta (stazioni), sulla natura e la fauna della campagna romana, ed alcuni punti informativi principali, con una serie di strutture tattili e che rendono il percorso ludico/ricreativo adatto a tutti e non solo alle persone prive di vista.
A completamento del sistema informativo sono collocate delle mappe tattili, con testo sia in braille che con testo in nero a rilievo, che forniscono spiegazioni sul giardino circostante, invitando i visitatori a toccare, annusare e ascoltare per conoscere in maniera diretta il mondo della natura.
Nell'ottica della sostenibilità ambientale l'acqua della fontanella viene recuperata in una cisterna e riutilizzata per l'impianto di irrigazione del giardino stesso.
Inaugurazione del Giardino Sensoriale
Roma 13 Giugno 2012
Inaugurazione del Giardino Sensoriale a Parco delle Rupicole, alla presenza del Vicesindaco di Roma Sveva Belviso.
Rassegna internet dell'evento: